Ausangate Trekking (Giorno 4)

“Alla terra dei Q’eros s’arriva con dieci ore di cammino a piedi, tra i 3 e i 5 mila metri perduti nelle Ande, a passo lento e respiro stanco per la rarefazione dell’ossigeno, i cavalli a seguito, carichi di tutto il necessario per accampare. Lì non c’è niente, né luce, né letti, solo acqua dal ghiacciaio e fuoco di sterco di vacca perché di alberi, a quell’altitudine, nemmeno l’ombra. Vietato ammalarsi: il primo ospedale sta a Cusco, 200 chilometri di distanza, e i cellulari, ovviamente, non prendono. Natura incontaminata, puntellata da lama e vigogne allo stato brado, la terra dei Q’eros si apre in una piega nella pancia delle Ande, fatta di licheni verdi, picchi innevati, scoscese di pietra, e acqua, tanta acqua. Lasciano il segno solo piccole orme di suole di gomma. Marcano il sentiero che per chilometri si snoda nelle valli di questa Pachamama fredda e austera..” dall’articolo “Fra gli dei delle Ande” di Diletta Varlese, l’Espresso 24 agosto 2009.

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Elogio della solitudine (Anime salve)

Anime Salve, che trae il suo significato dall’ origine, dall’etimologia delle due parole “Anime salve”, vuol dire Spiriti Solitari è una specie di elogio della solitudine, si sa non tutti se la possono permettere, non se la possono permettere i vecchi, non se la possono permettere i malati, non se la può permettere il politico… un politico solitario è un politico fottuto di solito. Però sostanzialmente quando si può rimanere soli con se stessi io credo che si riesca ad avere più facilmente contatto con il circostante. Il circostante non è fatto soltanto dei nostri simili, direi che è fatto di tutto l’universo, dalla foglia che spunta di notte in un campo fino alle stelle … e ci si riesce ad accordare meglio con questo circostante, si riesce a pensare meglio ai propri problemi, credo addirittura che si riesca a trovare anche delle migliori soluzioni e siccome siamo simili ai nostri simili, credo si possano trovare soluzioni anche per gli altri. Con questo non voglio fare nessun panegirico né dell’anacoretismo o del romitaggio, non è che si debba fare gli eremiti o gli anacoreti, è che ho constatato attraverso la mia esperienza di vita, ed è stata una vita, non è che dimostro di avere la mia età attraverso la carta d’ identità, credo d’averla vissuta, mi son reso conto che un uomo solo non mi ha mai fatto paura. Invece l’uomo organizzato mi ha sempre fatto molta paura…” Fabrizio De Andrè

(Paracas, Perù)

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